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Opera d'arte Nosocomio di Rotta Silvio Giulio (Venezia 1853 - 1913), a Roma

L'opera d'arte Nosocomio di Rotta Silvio Giulio (Venezia 1853 - 1913), - codice 12 00489563 di Rotta Silvio Giulio (Venezia 1853 - 1913), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, sala dei Veneti
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloNosocomio
soggettoscena di genere
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00489563
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, sala dei Veneti
datazioneXIX ; 1895 - 1895 [data]
autoreRotta Silvio Giulio (Venezia 1853 - 1913),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 200, largh. 300,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
notizie storico-criticheLa produzione giovanile di Silvio Rotta è caratterizzata dalla rappresentazione delle tradizioni popolari veneziane, derivanti dalla formazione avuta con il padre Antonio, pittore di genere, legato ad un gusto aneddotico del racconto. Nel 1878 il giovane artista ottiene una medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi per l'opera Costumi popolari veneziani. E' nel 1887 invece che la sua carriera artistica compie un deciso cambiamento, con la presentazione all'Internazionale di Venezia di un dipinto di marcato realismo, I forzati (Budapest, Szépmüvészeti Mùzeum), con cui ottiene un notevole successo di critica, e che lo mostra sensibile al tema "degli alienati". L'opera Nosocomio, del 1895, conferma la volontà del pittore di realizzare una pittura a sfondo veristico-sociale affrontando soggetti di drammatica denuncia sociale. Il dipinto, raffigurante il cortile di un manicomio, è costruito con un'inquadratura fotografica, su un impianto spaziale amplificato dalle diagonali delle panche e del sentiero, che corre parallelo all'alto muro di cinta che rinchiude e blocca la prospettiva del dipinto. Le figure dei malati sono rappresentati con i loro gesti insensati, nelle pose più disparate e realistiche, diventando oggetto di un'analisi visiva impietosa, che sorprende per la crudezza mitigata, in parte, da una luce diffusa. L'opera, tra le più importanti nella produzione di Serra, fu presentato e premiato alla Biennale di Venezia del 1895, ottenendo consensi di critica e pubblico.
bibliografiaE. Castenuovo (a cura di)( 1991)pp.193, 1000; C. Sant( 2003)p. 89
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Onnis F.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: (2011);
anno creazione1995; 2011
anno modifica2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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