contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri |
notizie storico-critiche | Francesco Tabusso nasce a Sesto San Giovanni nel 1930. Dal 1949 al 1954 è stato allievo di Casorati, il quale, riflettendo sulla pittura del giovane, affermava: "L'innocenza, la semplicità, la naturalezza del suo modo di dipingere, dei suoi procedimenti tutti scoperti, mai truccati, riescono a nascondere ogni traccia di abilità tecnica, ogni fatica, così che la sua pittura sembra facile, sembra un gioco, un divertimento" (Casorati, 1965). La maniera minuziosa dei primissimi quadri di Tabusso lascia il posto, nelle opere più mature, ad un'essenzialità espressiva e ad un intenso lirismo cromatico. Il paesaggio, raffigurato di frequente, viene reso in chiave narrativa e fiabesca, talvolta in maniera scrupolosa, altre attraverso ampie pennellate che sconfinano nell'informale. Questo è il caso di `Paesaggio' del 1960, dove la materia pittorica è stesa per ampie campiture attraverso una pennellata spessa e pastosa capace di mantenere un'estrema unità d'insieme. Il paesaggio collinare mostra, in maniera sintetica, terreni e colture diversificate, con i toni predominanti del rosa, tendente all'arancio, del giallo-verde dei prati e l'azzurro argenteo del cielo. La sua pittura è fatta di una materia corposa, spessa, che non abbandona mai l'attenzione per il racconto, per la vita quotidiana, per lo più legata alla campagna o ai monti: "il suo è il regno dello stupore, della meraviglia che si rinnova, della curiosità che non s'appaga. Un mondo in cui gli uomini, gli animali, e le cose convivono in perfetta armonia come in un eden incontaminato, deposito inalienabile di storia e natura" (Santini, 1984, p. 14). Con `Paesaggio' Tabusso vinceva, nel 1960, l'XI edizione del Fiorino aggiudicandosi il premio di L. 1.000.000. L'opera diveniva così di proprietà dell'Unione Fiorentina che ne fece dono, come consueto, alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze. |