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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Piazza San Marco - Venezia |
soggetto | paesaggio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00489395 |
localizzazione | RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi |
datazione | XIX ; 1882 (ca.) - 1882 (ca.) [bibliografia] |
autore | Carcano Filippo (Milano 1840 - Milano 1914), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 100.6, largh. 180.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | veduta della Piazza San Marco a Venezia con la Basilica Marciana sul fondo |
notizie storico-critiche | Il dipinto - che ottenne all'Esposizione di Brera del 1882 il premio Principe Umberto e all'Esposizione Nazionale di Roma del 1883 fu scelto dallo Stato per le collezioni della costituenda Galleria Nazionale d'Arte Moderna - si colloca come spartiacque nella carriera pittorica di Carcano. Esso infatti rappresenta il miglior esempio dell'evoluzione della poetica naturalista del pittore nei primi anni Ottanta, vale a dire il momento di passaggio dai dipinti di forte impianto prospettico, di cui del resto ancora conserva il retaggio, come "Partita di biliardo" o, ancor meglio, "La sala da ballo", ad una concezione libera della pittura che porteranno Carcano ai paesaggi della maturità, di cui "Marina" (n. 489402) è uno dei migliori esempi.Fin dagli anni giovanili, la costante degli studi sulla luce che caratterizza la poliedrica produzione di Carcano, è affrontata dal pittore in diversi generi permettendogli di affinare anche tecnicamente le modalità di rendere al meglio l'atmosfera; in concomitanza con l'emergere delle tendenze scapigliate che portavano a sfaldare la solidità delle forme, Carcano, in direzione opposta, prende a solidificare la struttura arrivando a realizzare vedute otticamente lucide e allo stesso tempo impressionistiche (cfr. Scotti 1987, p.16). Infatti, la solidità d'insieme non cede alla cura del dettaglio e della precisione descrittiva e anzi siffatto allontanamento dalla precisione immobile delle vedute a favore di una percezione "non finita" da parte dello spettatore, diviene un accorgimento volto a catturare vedute fugaci, al fine di permettere una visione istantanea e, allo stesso tempo, capace di razionalizzare l'impressione del vero (aspetto questo sottolineato da Francesco Netti nel 1883). Queste rappresentano le premesse metodologiche che portano alle vedute urbane milanesi e alle vedute degli interni del Duomo, così come alla "Piazza San Marco", e alle prime riprese delle Prealpi bergamasche, e che permette di collocare cronologicamente l'opera a ridosso dell'esposizione braidense del 1882. Il pittore torno qualche tempo dopo sul soggetto veneziano in un dipinto di analoga fattura, "Piazzatta San Marco", datato 1883 e ora alla Pinacoteca Ambrosiana (rip. in Scotti 1987, n.21, p. 68). |
bibliografia | Chirtani( 1882)p.179; Chirtani (a)( 1883)p.57; Chirtani (b)( 1883)p. 29; Fontana( 1883)p.76; Gussalli( 1899)p. 403; Ojetti( 1911)p. 117; Marangoni( 1914)p. 3; Ribera( 1916)p. 21; Benedite, Fogolari, Pischel-Fraschini( 1942)p. 75; Bucarelli( 1951)p.51; D'A |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |