immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto, primo da sinistra |
titolo | Polittico dell'Apocalisse: La meretrice |
soggetto | meretrice di Babilonia seduta sulla bestia scarlatta con sette teste e die ci corna |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00402041 - 3 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050 |
contenitore | convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Sala I |
datazione | sec. XIV ; 1343 - 1343 [NR (recupero pregresso)] |
autore | Alberegno Jacobello (/ ante 1397), |
materia tecnica | tavola/ doratura |
misure | alt. 45, largh. 33, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri: meretrice di Babilonia seduta sulla bestia scarlatta con s ette teste e dieci corna. |
notizie storico-critiche | Le cinque tavolette raffigurano una delle visioni descritte da san Giovann i nell'"Apocalisse", i cui passi sono indicati in numeri romani. In quella centrale vi è l'Eterno in gloria con l'agnello tra i quatto simboli degli evangelisti (IV), con "sei ali [...] e pieni d'occhi" adorato da ventiqua ttro vegliardi. In quelle laterali vi è la vendemmia del mondo (XIV): "agi ta la tua falce tagliente e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchè l'uva è matura" (14,5-16,1); Babilonia (XVII), ossia "la grande mer etrice [...] seduta sopra una bestia [...] con sette teste e dieci corna" (16,2-17,8); la cavalcata dei re(XIX):"Ed ecco un cavallo bianco e colui c he ci stava sopra [...] sul suo capo molti diademi e gli eserciti che son nel cielo lo seguono su cavalli bianchi" (18,18-19,21) e il Giudizio final e (XX): "Vidi un gran trono bianco e colui che vi era assiso [...]. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al Trono; poi furono aperti i libri [...]"(20,11-22,5). Sul libro che il Cristo tiene aperto si legge: "chi no / n è scri / ti.su / questo / libro // sera da / nadi". Originaria mente, fino al 1810, nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Torcello, nel giro di pochi decenni progressivamente andata in rovina fino alla dem olizione. Il complesso tema allegorico assolve con esemplare chiarezza la sua funzione didattica, mentre la cultura figurativa di Giusto de' Menabuo i viene trasposta in termini di sensibilità cromatica e forza espressiva tipicamente veneziane. La chiesa di San Giovanni Evangelista di Torcello f u ricostruita dopo l'incendio del 1343, anno che ci fornisce un termine ´p ost quem` per la datazione dell'opera, collocabile infatti nella seconda m età del secolo. |
bibliografia | Moschini Marconi S.( 1955)pp. 5-6, n. 1; Pallucchini R.( 1964)pp. 209-210; Nepi Scirè G./ Valcanover F.( 1985)p. 79; D'Arcais F.( 1992)p. 78; Lorenzoni G.( 1993)pp. 68-70; Devitini A.( 1999)p. 80; Nepi Scire' G.( 2002)p. 32 |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | Dorsoduro, 1050 |
ente schedatore | S472 |
ente competente | S472 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Di Maio B. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1998 |
anno modifica | 2004; 2006 |
latitudine | 45.431402 |
longitudine | 12.328676 |