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Opera d'arte Preghiera di Cristo nell'orto di Getsemani e Santo Stefano a Matera

L'opera d'arte Preghiera di Cristo nell'orto di Getsemani e Santo Stefano - codice 17 00133532 - 0 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia sita in cappella, Cappella del Cristo Flagellato, Palazzo San Biagio (ex. Ospedale San Rocco), Via San Biagio n. 37, A destra del cortile, parete destra della navata, arco.
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bene culturaledipinto, complesso decorativo
titoloPreghiera di Cristo nell'orto di Getsemani e Santo Stefano
soggettoorazione di Cristo nell'orto di Getsemani
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133532 - 0
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, MateraVia San Biagio n. 37
contenitorecappella, Cappella del Cristo Flagellato, Palazzo San Biagio (ex. Ospedale San Rocco), Via San Biagio n. 37, A destra del cortile, parete destra della navata, arco.
datazionesec. XVIII inizio; 1700 (ca) - 1710 (ca) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito lucano(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurem, alt. 5, largh. 2.90, prof. 1.35,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIn origine l'arco, ricavato nella parete, doveva essere tutto affrescato. La Preghiera di Cristo nell'orto è rappresentata nella parete centrale; nella parte interna del pilastro destro è raffigurato Santo Stefano e sul fornice ci sono i resti di elementi vegetali e di un medaglione. Le raffigurazioni sono inserite in cornici uguali a quelle degli archi dei registri inferiori delle pareti laterali della navata.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa "Congregazione di Cristo Flagellato", fondata nell'anno 1615 da D. Giovanni Securato (Copia dello Statuto della Confraternita), in passato era comunemente riconosciuta anche sotto il titolo di "Congregazione degli Artisti" in quanto composta da maestri artigiani (Volpe, 1978). Nel 1669 la Congregazione diventò titolare di un proprio luogo di culto che sorgeva proprio a fianco dell'Ospedale San Rocco. Nello stesso anno la Chiesa (Cappella) fu ampliata grazie all'interessamento e al contributo dell'Alfiere Giovanni Gattini che donò alla Congregazione una tela raffigurante un "Crocifisso" dipinto dal Solimeo (Gattini, pag. 1967). Nel 1749, a causa dell'eccessivo numero di detenuti nelle carceri della Regia Udienza, si decise di trasferirne la metà nei locali dell'Ospedale. In questo modo la Chiesa fu inglobata e trasformata in posto di guardia del cammino di ronda ed è rimasta tale fino al 1960, anno del trasferimento definitivo delle Carceri. Successivamente dal 1968/69, fino al 1995, la Chiesa è stata utilizzata dalla Croce Rossa Italiana come magazzino e deposito. Dalla sua ultima versione costruttiva, datata nel 1708, la chiesa si presenta a navata unica molto allungata, con la zona absidale in cui doveva essere collocato l'altare maggiore ed il presbiterio (Foti, 1996). Purtoppo non è possibile stabilire quando furono coperti e di conseguenza danneggiati i dipinti murali e i fregi che adornavano la Chiesa. La pesante scialbatura data sulle pareti ha infatti parzialmente distrutto le raffigurazione di Santi, di scene della vita di Cristo e della Madonna realizzate su commissione di devoti locali i cui nomi, in alcuni casi, sono ancora leggibili alla base delle singole raffigurazioni.
bibliografiaGattini Giuseppe( 1967)p. 203; Volpe Francesco Paolo( 1978)p. 266; Foti Crisitina( 1996)p. 226
definizionedipinto
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
indirizzoVia San Biagio n. 37
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Olivieri M.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ De Stefano V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006
latitudine40.6679
longitudine16.6083

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