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bene culturale | statuetta, complesso decorativo |
titolo | Primavera |
soggetto | Primavera |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00039532 - 3 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Piano terreno, sala 4, armadio 7, scaffale A, inv. C86/ IV 7 A 391, 392, 394, 395 |
datazione | sec. XVIII ; 1780 (ca.) - 1780 (ca.) [bibliografia; analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura parigina, esecuzione(analisi stilistica) |
materia tecnica | biscuit |
misure | mm., alt. 220, diam. 84, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Figura con cesto di fiori, frutta e fascio di granoPersonificazioni: la Primavera. Abbigliamento. |
notizie storico-critiche | Le quattro statuette delle Stagioni sono ricomponibili in un gruppo sia per motivi di stile, sia per le indicazioni forniteci dagli inventari, sia, infine, per l'dentica sigla "D.B.", che compare sulla base di tutti i pezzi. La stessa sigla è incussa nella pasta di due biscuits del Museo Civico Filangieri di Napoli, il Venditore di rami e lo Strillone, pubblicati da Maria Luisa Casanova, affine ad alcuni personaggi della "comédie de la Foire", eseguiti a Sèvres da Le Riche tra il 1778 e il 1782 (M. L. CASANOVA, Le porcellane francesi nei musei di Napoli, Napoli 1974, pp. 381, 383). Un'indicazione più precisa sulla paternità dei iscuits torinesi e napoletani può venire dal confronto tra la Primavera di Torino ed alcuni particolari del gruppo, si superiore livello qualitativo, di Venus et l'Amour del Musée National de Céramique di Sèvres, eseguito da Locré intorno al 1780 (R. DE PLINVAL DE GUILLEBON, Porcelaine de Paris 1770-1850, Paris 1972, p. 247, n. 189). Il gruppo, il più conosciuto della manifattura della Courtille, specializzatasi nella produzione di "figures en biscuits pour orner les salons et pour les desserts" (ibid., p. 254), ostenta la consuetudine con i modelli del periodo Boizot di Sèvres non estranei allo scultore della Primavera, che mutua da Locré la bizzarra cifra stilistica dei volti, quella sorta di grazia "caricata", diversa dalle misurate espressioni dei personaggi femminili di Boizot. La ripresa della scultura di quest'ultimo, alla fine del XVIII secolo, sconfina spesso in episodi di non celato plagio artisitico evidentemente per soddisfare la larga clientela; si può consiedare come un episodio emblematico di questa fortuna anche il furto perpetrato a Sèvres di "six figures charmantes modelées par Boizot", commissionato da Locré nel 1777, che ne intraprendeva immediatamente la riproduzione (ibid., p. 143). Per quanto concerne l'iconografia, sono rilevabili alcune attinenze fra i prodotti del monogrammista "DB", che, in conclusione, è da ritenere uno dei tanti modellatori alle dipendenze di una manifattura di medie dimensioni, e quelli di Locré, noto per la serie di soggetti mitologici, per le scene familiari, di caccia e per le figure dei mestieri tratte da Boucher. Dall'esame della Primavera si osservano tracce di restauri eseguiti in epoca imprecisata |
bibliografia | San Martino P.( 1986)p. 290; De Plinval de Guillebon R.( 1972)pp. 143, 247, 254; Casanova M.L.( 1974)pp. 381, 383 |
definizione | statuetta |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: San Martino P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pappalardo A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |