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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Quiete |
soggetto | paesaggio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00827620 |
localizzazione | Italia, RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | Palazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, sala della Stanga |
datazione | XIX ; 1883 - 1883 [iscrizione] |
autore | Gignous Eugenio (Milano 1850/ Verbania-Stresa 1906), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 100, lungh. 150, |
condizione giuridica | Proprietà dello Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | paesaggio con corso d'acqua |
notizie storico-critiche | Esposta all'Esposizione Nazionale di Torino del 1884 dove fu acquistata dal Governo, "Quiete" fa parte di una serie di dipinti eseguiti nel Piemonte Settentrionale nei primi anni Ottanta tra i quali si citano "Torrente" (1882) e "La quiete" (1883) ora al Museo del Paesaggio di Verbania-Pallanza e uno studio per "Quiete", eseguito dal vero e datato al 1883, esposto a Verbania, in occasione della mostra "Gignese en plein air" ( cfr. catalogo Verbania 1985, pp.44, 74; n.26). A quel ciclo di opere potrebbe, inoltre, appartenere anche il dipinto "Val di Sclave" presentato a Roma, nel 1883, all'Esposizione Internazionale.Nell'impostazione del dipinto, all'attenzione naturalista molto acuta si accompagna una impaginazione per diagonali che si incrociano perfettamente al centro della scena, occupato dalla massa di pietre che, per il colore chiaro, permette una concentrazione della luce in quella zona, incorniciando la piccola porzione d'acqua in primissimo piano. Al bianco delle rocce fa eco il cielo nuvoloso; l'assenza della luce diretta e accecante del sole, creando un'atmosfera fredda - peculiarità tipica del paesaggismo piemontese - permette al pittore di concentrarsi meglio sulla resa del colore locale e di restituire non solo la verosimiglianza cromatica (ad esempio le molteplici varietà di verdi) ma anche la consistenza dei materiali analizzati in ogni dettaglio. Lo scopo di questa attenzione analitica è di catturare la poesia della natura e dei luoghi che il pittore porterà avanti soprattutto nel corso degli anni a venire.Milanese di nascita, La formazione piemontese di Gignous risulta in definitiva più importante di quella della città d'origine. A Brera con Riccardi ha sperimentato la pittura all'aperto ed entra in contatto con Tranquillo Cremona e la scapigliatura milanese. In seguito però matura il suo stile seguendo le orme della scuola di Rivara, soprattutto di Ernesto Rayper del quale è evidente, anche nel presente dipinto, la forte influenza nel rapporto stretto con la natura e nella predilezione per gamme cromatiche che vanno dai verdi, studiati in ogni tonalità dalla più fredda alla più calda, alle terre, che ne fanno una delle caratteristiche più riconoscibili della sua produzione. |
bibliografia | Chirtani( 1884)p.319; V (Vagulo)( 1884)p.144; Fleres( 1932)pp. 24, 44; Bucarelli( 1951)pp.56, 98; Bucarelli( 1973)p.142; Monteverdi( 1975); Ginex( 1991)p. 851; Avanzi( 2000)pp. 718-721; Ginex( 2003)p. 231; Lafranconi( 2006)n. 13.13, p. 305 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Osti Guerrazzi A.M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |