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Opera d'arte Reliquiario di Sant'Alò di Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), a Spoleto

L'opera d'arte Reliquiario di Sant'Alò di Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), - codice 10 00017269 di Maestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo), si trova nel comune di Spoleto nella provincia di Perugia sita in rocca, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Rocca Albornoziana, Piazza Campello - 06049 Spoleto, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Sala XI/1
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bene culturalereliquiario, a croce, insieme
titoloReliquiario di Sant'Alò
soggettoCrocifissione di Cristo
tipo schedaOA_2.00
codice univoco10 00017269
localizzazionePG, SpoletoPiazza Campello - 06049 Spoleto
contenitorerocca, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Rocca Albornoziana, Piazza Campello - 06049 Spoleto, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Sala XI/1
datazionesecc. XIII/ XIV fine/inizio; 1290 (ca.) - 1310 (ca.) [bibliografia; analisi stilistica]
autoreMaestro di Sant'Alò (attivo a Spoleto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo),
materia tecnicavetro/ cabochontavola/ pittura a tempera
misurealt. 49, largh. 39,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl recto del reliquiario a croce presenta l'iconografia del Cristo Patiens , stremato dalle numerose torture inflitte dalla folla armata dei soldati e dei centurioni, rispettivamante alla sinistra e alla destra della Croce. La cimasa della croce è caratterizzata dalla presenza della lunga iscrizi one che continua proseguendo e contornando il vetro di protezione dell'inc asso destinato a custodire la piccola croce d'argento. il bordo, su ambedu e le facce della croce presenta un'ornamentazione punzonata, mentre il per imetro sagomato della croce presenta delle infilature di perle di vetro co lorato.Personaggi: Cristo; Madonna; S. Giovanni Evangelista; S. chiara; S. Longino. Simboli della passione: croce. Figure maschili: soldati; centurioni. Armi: lance. Decorazioni.
notizie storico-criticheIl Crocifisso reliquiario con le due tavolette reliquiario formano un vero e proprio corpus. La critica ha avanzato il nome del Maestro di Sant'Alò, per la peculiarità stilistica umbra a contatto con la miniatura e con il rinnovamento artistico del cantiere diAssisi dell'ultimo ventennio del Due cento. La storia critica del piccolo complesso (escludendo l'icona con la figura del Redentore) nasce con Faloci Pulignani ( 1909, pg. 72) che ne sc ioglie le iscrizioni e lo data prima del 1276, mettendone in risalto l'int eresse agiografico. Riscoperto da Toscano (1953,pp. 99-106) che ne rintrac cia le componenti stilistiche del'ambiente cavalliniano, negato dal Longh i (1973, pp.13-14) che riconosce l'alta qualità del pittore che esegue l'o pera, ma lo definisce come una personalità squisitamente umbra. Meiss (196 2, pg. 10) individua delle somiglianze con lo stile del Maestro di Cesi, t anto da supporne la formazione presso la bottega dell'artista umbro. Ancor a Toscano (1974, pg.23) avvicina ai santi delle tavolette un frammento di affresco con una testa d'angelo in Santa Maria di Morro presso Spoleto; in fine il Todini (1989, I, p.173) riconferma trattasi di un artista spoletin o che rielabora elementi della tradizione romana e assisiate e che si pone come l'immediato antecedente del grande Maestro di Cesi. La storia del corpus del Reliquiario di Sant'Alò risale all'epoca di Gregorio IX eletto Papa nel 1227 che riconsacrò la chiesa delle benedettine (San P aolo Inter Vineas) e fece loro dono di preziose reliquie, custodite poi ne l Crocifisso e nelle tavolette che seguirono poi le religiose nei loro tra sferimenti successivi (a Sant'Agata nel 1396, poi a Sant'Ansano, quindi n el 1885 a Sant'Alò). Negli anni sessanta il Comune di Spoleto si interessò all'acquisto di tutto il gruppo anche perchè il trasferimento delle monac he benedettine dal monastero di Sant'Alò a quello di Santa Lucia di Trevi comportava l'allontanamento da Spoleto dei preziosi manufatti; vengono a cquistati dal Ministero della Pubblica Istruzione il 5 Ottobre 1973 e suc cessivamente collocati nella Galleria Nazionale dell'Umbria,; nel 1982 ven nero infine depositati alla Pinacoteca Comunale di Spoleto.
altra localizzazioneluogo di provenienza: PG, Spoleto; NR (recupero pregresso): PG, Spoleto; NR (recupero pregresso): PG, Spoleto; NR (recupero pregresso): PG, Spoleto; NR (recupero pregresso): PG, Trevi; NR (recupero pregresso): PG, Perugia; NR (recupero pregresso): PG, Spo
bibliografiaFaloci Pulignani M.( 1909)p.628; Toscano B.( 1953)pp. 105-106; Meiss M.( 1962)p. 10; Toscano B.( 1963)p. 5; Longhi R.( 1973)pp. 13-14; Toscano B.( 1971)p. 23; Arte Valnerina Spoletino( 1983)pp. 31-34; Todini F.( 1989)p. 173; Salvatori P.( 1995)pp. 47-49
definizionereliquiario, a croce
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneSpoleto
indirizzoPiazza Campello - 06049 Spoleto
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rosi A.M.; Funzionario responsabile: Garibaldi V.; Trascrizione per informatizzazione: Mercurelli Salari P. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Sargentini C. (2006); Donà A. (2007); Galassi C. (2009); Canti K. (2010);
anno creazione1994
anno modifica2006; 2007; 2009; 2010
latitudine42.733956
longitudine12.739604

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