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Opera d'arte Resurrezione di Lazzaro ed Elia che resuscita il figlio della vedova di Serepta di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), a Perugia

L'opera d'arte Resurrezione di Lazzaro ed Elia che resuscita il figlio della vedova di Serepta di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), - codice 10 00042526 di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloResurrezione di Lazzaro ed Elia che resuscita il figlio della vedova di Serepta
soggettoresurrezione di Lazzaro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00042526
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Perugia
datazionesec. XVI ; 1594 - 1594 [documentazione]
autoreVassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 511, largh. 547,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiLa scena si svolge all'aperto: a sinistra Lazzaro che esce dal sepolcro avvolto nel sudario e ai suoi lati due personaggi, al centro Cristo circondato da una folla di astanti in preda allo stupore. All'estrema destra davanti alcuni edifici, oltre una balaustra è raffigurato, in secondo piano, l'episodio di " Elia che resuscita il figlio della vedova di Serepta ".Personaggi: Cristo; Lazzaro; Elia. Figure: varie.
notizie storico-criticheLe cinque tele collocate nel lato sinistro della navata centrale furono abbozzate a Venezia e compiute a Perugia nel 1594 (vedi scheda n.78). Si discostano leggermente dalle tele collocate di fronte sia nella composizione che nella tecnica. Predomina, infatti, un'ambientazione spaziale a più vasto respiro, resa dal paesaggio che entra a rifinire ogni episodio, l'effetto d'insieme è più morbido, legato nelle varie parti, fuso da una natura espressa in forma modesta, ma sentita. Altra caratteristica è la rappresentazione realistica che si avvicina, ma in modo superficiale, al particolarismo descrittivo dei fiamminghi. Infine la plasticità con cui sono trattati i soggetti è spesso eccessiva e i corpi risultano a volte appesantiti o presentano costruzioni anatomiche sbagliate che denotano una eccessiva fretta nell'eseguire le tele. Nella " Resurrezione di Lazzaro " i personaggi sono stilisticamente un pò rozzi e volgari come si vede nelle grandi mani e nei corpi tozzi. L'abile struttura compositiva articolata su piani diversi lega i vari elementi dell'episodio.
bibliografiaBoccassini G.( 1957)pp. 186-190; Boccassini G.( 1958)pp. 115-125; Briziarelli G.( 1975-6)p. 127
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marcellino Livia; Funzionario responsabile: Arch. Aprato Germana; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fabri C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fabri C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006

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