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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Ritratto d'uomo |
soggetto | ritratto d'uomo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00180100 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera |
datazione | sec. XVI ; 1520 (ca.) - 1520 (ante) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Torbido Francesco detto Moro (1482-1483/ 1562), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 72, largh. 56, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il ritratto è importante per lo studio della ritrattistica di Torbido: ricordata da Aretino (ed. Camesasca, 1957) e da Vasari (1568), con parole di elogio che riflettono il parere di apprezzamento dei contemporanei, per quelle "teste belle a maraviglia" e oggi testimoniata solo da tre altri esemplari certi ("Giovinetto con una rosa" del 1516, ora Alte Pinakothek di Monaco; "Gentildonna" dello Stewart Gardner Museum di boston; il Doppio ritratto del Berea College, Kentucky) espressioni provinciali ma non sgradevoli di un certo giorgionismo molto di moda e tuttavia impregnato di umori veronesi. A questi si può aggiungere il "Pastore con flauto" del museo Civico di Padova, che riscosse l'alto apprezzamento di L. Venturi (1913); e infine il "Ritratto di vecchio" della Galleria Nazionale di Napoli firmato e databile agli anni quaranta. Il numero dei ritratti certi di Torbido è dunque esiguo e circoscritto inoltre agli anni della maturità; inadeguato a rappresentare una lunga carriera iniziata a Verona attorno al 1499/1501 e proseguita a Venezia fino al 1554 quando l'artista, ormai settantenne, si accorda con il cellerario dell'Abbazia di Praglia per un "Cristo Passo" mai identificato. Per il ritratto in esame, sebbene sia impossibile determinare l'attività ritattistica di Francesco Torbido, che va dunque studiata nel quadro generale della sua produzione, e quindi col limite di poterne identificare solo i caratteri salienti e più generali, e nonostante la discontinuità e l'assoluta mancanza di certezze a riguardo della produzione giovanile del pittore, va considerato databile attorno al 1520 per la vicinanza con la Madonna e Santi di San Zeno, particolarmente per la tipologia dei volti (cfr. San Sebastiano con l'uomo del ritratto di Brera). |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Lombardia, CR, Cremona |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1990)v. III, pp. 372-374, n. 198 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1995 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |