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bene culturale | dipinto |
titolo | Ritratto di Giuditta Pasta come Nina pazza per amore |
soggetto | ritratto di Giuditta Pasta |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00211266 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito |
datazione | sec. XIX ; 1829 - 1829 [bibliografia; documentazione] |
autore | Molteni Giuseppe (1800/ 1867), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 114, largh. 95, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | dipintoPersonaggi: Giuditta Pasta. Abbigliamento: abito femmininile inizi secolo XIX. Paesaggi: lago. Figure: pastorello. |
notizie storico-critiche | Giuditta Negri Pasta, celebre soprano acclamata in tutta Europa sin dai suoi esordi a Milano nel 1816, dopo le trionfali tournée a Parigi e Londra, tornò a Milano nel dicembre del 1828. Pochi mesi più tardi, nell'estate del 1829, la cantante commissionò a Giuseppe Molteni esordiente a brera appena un anno prima, un ritratto, che la ricordasse nelle vesti della "Nina", protagonista dell'omonimo dramma semiserio (1789), capolavoro di Giovanni Paisiello, nel luglio di quello stesso anno in scena al Teatro Carcano di Milano con enorme successo: la cantante è ritratta con un mazolino di fiori in mano, fiori che Nina raccoglieva nell'attesa del ritorno del suo amore perduto; sullo sfondo di un paesaggio notturno si nota un pastorello che suona il flauto e che allude ad un'altra aria celebre dell'opera di Paisiello, dopo quella cantata dalla protagonista ("il mio ben quando verrà): "Già il sol si cela dietro la montagna". Esposto a Brera insieme ad altri diciotto ritratti dello stesso autore, il dipinto, vista anche l'enorme popolarità dell'effigiata ed il clamore suscitato dal suo ritorno a Milano dopo dieci anni di assenza, venne accolto con grande favore. L'opportunità di eseguire il ritratto di una così celebre cantante fu considerato dal giovanissimo Molteni un grandissiomo onore: ne è testimonianza una lettera da lui inviata a Giuditta Pasta immediatamente dopo aver terminato il dipinto (la lettera, conservata presso il Museo Teatrale alla Scala, è stata pubblicata da F. Mazzocca ("Pittura storica e melodramma: il caso di Hayez" in " Scritti in onore di Nicola Mangini" in "Quaderno di Venezia Arte" 2, Venezia 1994, pp. 55-60); vi era allegato un raffinato album con disegni di alcuni amici dell'artista. Compagna e musa di Giovanni Bellini, Giuditta Pasta si ritirò ormai anziana a Londra, dove partecipò attivamente alla causa italiana, cantando al Coven Garden nei concerti che Mazzini organizzava e pubblicizzava, invitando amici e sostenitori.Il dipinto, di cui si conosce una lunga permanenza presso la collezione Treccani con una improbabile attribuzione a Ingres, e passata ad una collezione privata milanese, è stata acquistata con diritto di prelazione nel 2001. |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano |
bibliografia | Maderna V.( 2004); Romantici macchiaioli( 2005)p. 227, n. I.8 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Cresseri M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Cresseri M. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2006 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |