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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Ritratto di papa Giulio II |
soggetto | ritratto di pontefice |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00350946 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVI primo quarto; 1511 (post) - 1530 (ca) [confronto; analisi stilistica] |
autore | Sanzio Raffaello (1483/ 1520), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 108, largh. 79, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | DIPINTO su tavola. Senza CORNICERITRATTI. PERSONAGGI: papa Giulio II. VESTI ECCLESIASTICHE: pontefice. OGGETTI: anelli, fazzoletto. MOBILIA: sedia. INTERNO |
notizie storico-critiche | La tavola faceva parte delle collezioni in palazzo Durazzo di Genova nel 1824, quando esse insieme all'edificio stesso sono state vendute da Marcello Durazzo a Carlo Felice di Savoia, re di Sardegna. Nel 1842 il dipinto è stato esposto nella pinacoteca Sabauda. L'opera è una replica di modesta qualità del ritratto di Giulio II Della Rovere eseguito da Raffaello nel 1511-1512, come ricordato da Vasari: “[Raffaello]seguitò per commissione del Papa [Giulio II] la camera seconda [= Stanza di Eliodoro] verso la sala grande [= Sala di Costantino] […] ritrasse in questo tempo [=1511-12] papa Giulio in un quadro a olio, tanto vivo e verace che faceva temere il ritratto a vederlo come se proprio egli fosse il vivo; la quale opera è oggi in Santa Maria del Popolo” (Vasari 1568, ed. Bettarini-Barocchi, IV, p. 174) L'originale dell'opera è di solito riconosciuto nell'esemplare della National Gallery di Londra. Sono note varie repliche del quadro, alcune delle quali riferibili allo stesso Raffaello ma con il supporto della bottega, come i dipinti degli Uffizi e del museo di Francoforte (cfr.: 'Raffael und das Porträt Julius' II. Das Bild eines Renaissance-Papstes', catalogo della mostra a Francoforte, Städel Museum, 8 novembre 2013 - 2 febbraio 2014, a cura di Jochen Sander, Petersberg 2013). Gabrielli (1971 con bibliografia) riferisce il dipinto torinese alla bottega del Sanzio, ma Zeri (1973) lo reputa una "copia mediocre". I numero rilevante delle copie dell'opera raffaellesca fu probabilmente favorito al fatto che lo stesso pontefice e i suoi famigliari desideravano diffondere tale immagine. Fra esse si ricorda anche quella eseguita da Tiziano (Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina) per i Della Rovere. Alla famiglia del pontefice era stata destinata probabilmente anche la versione fiorentina. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
bibliografia | Callery, J. M.( 1859)p. 173; [Vico, Giovanni]( 1871)pp. 16-17; Jacobsen, Emil( 1897)p. 132; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 60; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 22; Gabrielli, Noemi( 1959)p. 26; Gabrielli, Noemi( 1965)p. 29; Gabrielli, Noemi( 1971)p. 2 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Capretti, Elena; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCaldera, Massimiliano |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |