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Opera d'arte S. Francesco riceve le stimmate a Calvello

L'opera d'arte S. Francesco riceve le stimmate - codice 17 00135493 - 9 si trova nel comune di Calvello nella provincia di Potenza
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, ciclo, parete ovest, sesta campata
titoloS. Francesco riceve le stimmate
soggettoepisodi della vita di San Francesco d'Assisi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00135493 - 9
localizzazioneItalia, Basilicata, PZ, Calvello
datazionesecc. XVII/ XVIII fine/inizio; 1690 (ca.) - 1710 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito Italia meridionale(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiLa scena rappresenta S. Francesco, in primo piano, che a braccia aperte riceve le stimmate da un angelo. Il paesaggio è quello brullo del monte La Verna: emergono, infatti, pochissimi alberi.Personaggi: San Francesco. Paesaggi: monte La Verna. Figure: angelo.
notizie storico-criticheSimonetti ha realizzato quello che è, a tutt'oggi, l'analisi più interessante degli affreschi del chiostro del convento di S. Maria del Piano. La studiosa individua le scene, dipinte a fresco e finite a secco, che si dipanano lungo il chiostro, scene legate al culto dei santi Francesco e S. Antonio da Padova e della Vergine, elemento che, parafrasando la Simonetti, sottolineava il messaggio francescano, rendendolo accessibile a tutti, anche agli umili (Simonetti,in Ins. francescani, 1988, p. 48).La studiosa, inoltre, rileva la presenza di santi, beati, clarisse, cari all'ordine francescano, campiti lungo le volte del chiostro. Individua, infine, due momenti distinti nell'esecuzione degli affreschi, notando come "l'ala ovest, con sette lunette raffiguranti la Vita della Beata Vergine Maria si prolunghi a sinistra con una parte aggiunta, probabilmente nei secoli successivi, affrescata su entrambe le pareti e coperta da una volta a botte"(Simonetti,in Ins. francecsani, 1988, p. 48). Gli affreschi, dipinti in questo vano, hanno come soggetto la Creazione dell'Universo e la Creazione di Eva dal costato di Adamo (Eva è vista come prefiguarazione di Maria), mentre, sulla volta, sono campiti due frati ed un cavaliere con corona e spada. Queste scene sono racchiuse da lesene e motivi vegetali, tra cui spiccano dei limoni, motivo non molto dissimile da quello che orna il chiostro di S. Antonio a Tito del 1606. L'analisi stilistica induce effettivamente a riflettere sulla possibilità che questa parte del ciclo possa essere successiva: diversi sono gli elementi decorativi, diverso è il modo di rendere alcune figure. Innanzitutto bisogna precisare che le opere richiedono un ulteriore restauro che le renda maggiormente leggibili, poi, vorrei proporre un confronto tra il volto di Dio Padre, nelle scena della Creazione dell'Universo, e quello di S. Giuseppe, nella scena della Visitazione: effettivamente esistono delle differenze di ordine stilistico, nell'organizzazione dello spazio (si ha anche un uso diverso della prospettiva: nelle scene di Creazione le figure principali si dispongono in primo piano, lasciando il paesaggio sullo sfondo, nelle scene delle vite dei santi, il pittore riempie tutti gli spazi, sembrando più attento alla narrazione), nella resa dei dettagli, che permettono di posticipare la realizzazione di questa parte, rispetto al ciclo, anche se credo che la datazione non possa essere spostata oltre la fine del sec. XVII-inizi XVIII, considerando, a mio avviso, le storie della Vergine e dei santi Francesco e Antonio della metà del sec. XVII. A tal proposito, Simonetti data il ciclo tra la fine del sec. XVII-inizi XVIII (Simonetti, in Ins. francescani,1988, p. 48), seguita da Masini (Masini, 1996, p. 50), mentre De Bonis ritiene gli affreschi del sec. XVII (De Bonis, 1982, p. 27). Un altro elemento da chiarire è la presenza dell'immagine dei due frati, Alessandro di Ales, cittadina che si trova in Linguadoca (tra Francia e Spagna) e Guglielmo, che nell'iscrizione non vengono indicati né come santi, né come beati e che, quindi, dovrebbero essere teologi "illustri" del Convento. Un posto privilegiato, al centro della volta, lo occupa un'immagine strana: si tratta di un cavaliere con corona e spada, che dall'iscrizione dovrebbe essere S. Alabada, santa sconosciuta.Mi chiedo se la presenza di un frate spagnolo e il rinvio alla cultura ispanica (come dimostrerebbe l'introduzione dell'immagine di S. Alabada) non siano dovuti alla presenza sul soglio vescovile di Acerenza, entro la cui diocesi si trovava e si trova Calvello, del vescovo spagnolo Antonio del Rjios Colminarez, dal 1678 al 1702 (Lettini, 2001, p. 124): in questo caso avremmo un intervallo cronologico ben preciso entro cui inserire questo intervento. Infine, volevo sottolineare la possibilità che la nuova campagna pittorica abbia riguardato alcune delle scene, campite sulla parete occidentale: mi riferisco agli episodi della Predica di S. Antonio, l'episodio in cui egli risuscita un defunto, quello delle Stimmate, dell'Intercessione di S. Francesco per le anime del Purgatorio e la scena dell'Apparizione al vescovo. La mia ipotesi si regge su diverse considerazioni: in primis, è giusto osservare come gli episodi delle storie di S. Francesco s'inseriscono subito dopo la scena in cui S. Antonio resuscita un defunto, interrompendole; nel caso in cui il programma dell'intero ciclo fosse stato unitario questi episodi dovevano essere realizzati sulla parete orientale, dove sono presenti le scene della vita del santo d'Assisi. (continua)
bibliografiaBibliotheca Sanctorum( 1961/1987)VI, pp. 388-395; De Bonis L.( 1982)p. 27; Insediamenti francescani in Basilicata( 1988)V. I, p. 154; II, p. 45, pp. 46-48; Masini N.( 1996)p. 50; De Bonis L.( 1996)p. 67; Lettini Giuseppe( 2001)p.124; Lisanti N.( 2003)p.26
definizionedipinto
regioneBasilicata
provinciaPotenza
comuneCalvello
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Castelluccio G.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Madio G. C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006

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