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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | San Girolamo |
soggetto | San Girolamo penitente nel deserto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00179952 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala VI |
datazione | sec. XV ; 1493 (ca.) - 1495 (ca.) [bibliografia; analisi stilistica] |
autore | Cima Giovanni Battista detto Cima da Conegliano (1459-1460/ 1517-1518), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 37, largh. 30, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: San Girolamo. Attributi: (san Girolamo) sasso; leone; libro. Paesaggi: paesaggio con boschi; montagne; chiesa; castello. Piante: albero. |
notizie storico-critiche | Da identificarsi forse con quello ricordato da Boschini (1667, p. 567) presso la sacrestia di San Giorgio Maggiore, come opera del 'Lamperto' (identificato dal Puppi (1961, p. 41) come Pasqualino Lamperti detto Pasqualino Veneto). Tale identificazione si fonda su di una antica scritta (sul retro della tavola) che potrebbe indicare la partecipazione di quest'artista all'esecuzione dell'opera. Boteon ed Aliprandi (1893, p. 150) avevano ipotizzato una provenienza da San Daniele, Burkart da Santa Maria Maggiore. Il tronco inaridito, da cui escono dei rami fioriti, è stato identificato (Echols, 1994) come allegoria della salvezza del genere umano tramite il sacrificio di Cristo. Lo stesso tema è ripetuto da Cima in altri dipinti, attualmente ad Harewood House, Washington, Londra e Firenze. Accanto a motivi derivati da Bellini (per esempio il sentiero serpeggiato), si notano influssi fiamminghi (descrizione minuta dei particolari e degli effetti della luce). Secondo Hamfrey (1983) Cima, oltre a conoscere qualche dipinto fiammingo presente nelle collezioni veneziane, potrebbe avere subito influenze nordiche anche tramite Bellini ed Antonello da Messina (cfr. San Girolamo di Antonello, ora a Reggio Calabria, Museo della Magna Grecia), la cui iconografia innovativa trova corrispondenze nel dipinto qui esaminato. Non è escluso che una variante autografa o una copia del dipinto ora a Reggio Calabria si trovasse a Venezia, dove fu vista sia da Durer (incisione) sia da Cima. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Veneto, VE, Venezia |
altre attribuzioni | Lamberti (iscrizione sul retro; Boschini, 1664)Veneto Pasqualino detto Lamberto, discepolo Cima (Puppi, 1961)Basaiti Marco (Inv. Nap.) |
bibliografia | Boschini M.( 1664)p.557; Puppi L.( 1961)p. 41; Pinacoteca Brera( 1990)v. III, pp. 113-114, n. 55; Echols R.( 1994)p. 45; Rinascimento Venezia( 1999)p. 268, n. 39 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |