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bene culturale | icona |
titolo | Sinassi degli arcangeli |
soggetto | Cristo in gloria tra sette ordini di angeli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00742643 |
localizzazione | Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60 |
contenitore | monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia |
datazione | sec. XVIII prima metà; 1700 (post) - 1749 (ante) [analisi stilistica] |
ambito culturale | bottega del Palazzo dell'Armeria(analisi stilistica) |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | cm, alt. 19.5, largh. 15, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tavola intera con due listelli trasversali a incastro. Incavo poco profondo, non si osserva presenza di tela preparatoria. Levkas.Soggetti sacri. Personaggi: Cristo. Figure: arcangeli; serafino; Fenomeni metereologici: nubi. |
notizie storico-critiche | Sull'icona sono raffigurati sette arcangeli sulle nuvole che sostengono un medaglione con la raffigurazione di Cristo Emmanuele benedicente, raffigurato alle ginocchia, con il rotolo nella mano sinistra. Gli angeli indossano la dalmatica con lorom e il mantello, in mano tengono gli scettri. Sotto il medaglione è rappresentato un serafino a sei ali fiammeggianti e dietro alle figure in primo piano sono visibili i nimbi di altri angeli. La raffigurazione degli arcangeli che glorificano Cristo, la scrittura del suo nome o della croce sono fra i temi più antichi nell'iconografia cristiana. La loro simbologia è complessa e molteplice: dalla glorificazione di Cristo-trionfante, vincitore della morte, fino all'interpretazione del mistero della sua Incarnazione, il Secondo Avvento e il Giudizio futuro sul mondo. Nel periodo posticonoclasta la rappresentazione degli arcangeli che innalzano l'immagine di Cristo poteva anche simboleggiare il trionfo del culto dell'icona. Composizioni con gli angeli che sollevano un medaglione con la raffigurazione di Cristo Emmanuele sono note nell'arte bizantina a partire dal X-XI secolo. Nella pubblicazione di Marcucci l'icona è stata datata al XVII secolo e attribuita alla scuola Stroganov, benché, per spiegare certe sue particolarità che la distinguono dal resto di questo gruppo d'icone, la ricercatrice ha messo in evidenza "la presenza di tratti caratteristici della scuola meridionale (di Kiev)". La distinzione dal resto del gruppo è legata prima di tutto alla qualità di esecuzione relativamente alta: l'icona rappresenta quasi il miglior prodotto della bottega dove sono state eseguite la maggior parte delle icone della collezione della Galleria dell'Accademia. Proprio la qualità alta permette di seguire con sufficiente precisione la genealogia della maggior parte dei procedimenti artistici, i loro legami con le tradizioni della pittura di icone della capitale fra i secoli XVII-XVIII (la cosiddetta scuola del Palazzo dell'Armeria), che sono facilmente riconoscibili nelle proporzioni delle figure, nel disegno abbastanza complesso e libero delle vesti, nel fondo di nuvole eseguito con grosse pennellate. |
bibliografia | Bettini S.( 1940)pp. 38, 79, 90, n. 3; Marcucci L.( 1958)p. 108, n. 79 |
definizione | icona |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Ricasoli, 58/60 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Nersesjan L.Sacco A. M.; Funzionario responsabile: Parenti D.Sframeli M.; Trascrizione per informatizzazione: Sacco A. M. (2009) |
anno creazione | 2006 |
latitudine | 43.777035 |
longitudine | 11.258756 |