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Opera d'arte Sogni di Corcos Vittorio (Livorno 1859 - Firenze 1933), a Roma

L'opera d'arte Sogni di Corcos Vittorio (Livorno 1859 - Firenze 1933), - codice 12 00827537 di Corcos Vittorio (Livorno 1859 - Firenze 1933), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloSogni
soggettoritratto femminile
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00827537
localizzazioneRM, RomaViale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131
datazioneXIX ; 1896 - 1896 [data]
autoreCorcos Vittorio (Livorno 1859 - Firenze 1933),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 159.5, largh. 135,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiritratto di ragazza seduta su una panchina
notizie storico-criticheIl dipinto ritrae Elena Vecchi, figlia dello scrittore Jack la Bolina, pseudonimo di Augusto Vecchi. Elena Vecchi ebbe un ruolo fondamentale nella vita del pittore: trascorse diversi anni nella sua famiglia, fino a diventarne l'amante.Un precedente "Ritratto della figlia di Jack la Bolina", datato 1888, è conservato presso la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze; la stessa modella appare anche in "Alla fontana", dipinto passato all'asta Sotheby's di Londra con il titolo "Waiting by the fountain" (17 novembre 1993, n.229; cfr. cat. Livorno 1997, pp. 39-40), firmato e datato anch'esso 1896. La coeva realizzazione delle due tele è testimoniata anche dalla stringente somiglianza nelle rispettive raffigurazioni di Elena Vecchi, meno avvertibile, invece, nel confronto con il dipinto di Palazzo Pitti."Sogni" fu esposto per la prima volta a Firenze, in occasione della Festa dell'Arte e dei Fiori inaugurata il 18 dicembre del 1896, mostra in cui predominava un'arte di carattere idealista/simbolista: già in questa occasione l'opera fece molto discutere, anche per il velato erotismo che traspare dall'espressione languida della giovane ritratta. Il successo fu tale che l'opera cominciò subito ad essere riprodotta in cartoline, come d'uso a partire dalla fine dell'Ottocento. I visitatori e i critici s'interrogarono soprattutto sui pensieri dell'assorta protagonista (cfr. Ojetti 1896). La modernità della donna è al centro dell'opera: infatti la ragazza, alla quale sono accostati elementi narrativi come i libri gialli delle edizioni Flammarion, il cappello e l'ombrellino da passeggio, sembra ricordare le protagoniste dei racconti che Corcos stesso pubblicava in "Fanfulla della Domenica" negli anni '90 (cfr. Taddei, 1997, pp. 38-39).L'opera fu acquistata dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna in occasione della Festa dell'arte e dei fiori nel 1897.
bibliografiaOjetti( 1896)p. 1; Montecorboli( 1896-97)fascicolo XI, p. 249; Menasci( 1897)p. 2; Callari( 1909)p. 353; Colasanti( 1923)p. 66; Gatti( 1925)p. 158; Targioni-Tozzetti( 1929)II, p. 13; Fleres( 1932)p. 22; Lavagnino( 1956)p. 806; Giardelli( 1958)pp. 299-300;
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoViale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Osti Guerrazzi A. M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Carrera M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: Renzi A. M. (2010);
anno creazione1995; 2011
anno modifica2010
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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