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bene culturale | scultura, opera isolata |
titolo | Statua di Giordano Bruno |
soggetto | statua per il monumento a Giordano Bruno |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00827836 |
localizzazione | Italia, RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | Palazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala di Giordano Bruno |
datazione | XIX ; 1887 - 1887 [data] |
autore | Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), |
materia tecnica | Gesso |
misure | alt. 400, largh. 135, prof. 135, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | statua del Giordano Bruno incappucciato e con un volume stretto nelle mani |
notizie storico-critiche | Il gesso di proprietà Gnam è il bozzetto preparatorio per la statua di Giordano Bruno, parte integrante del monumento del pensatore posto nella piazza di Campo dei Fiori a Roma. L'iconografia del filosofo si presenta sotto molteplici aspetti: il pensatore, il filosofo rinascimentale, il ribelle, l'eretico, il martire, il sostenitore del libero pensiero, il precursore del pensiero laico moderno.Il primo bozzetto di Ferrari (in relazione al progetto del Numero Unico del 1885, cfr. Berggren, Sjöstedt, op. cit. 1996, fig. 118 p.127) proponeva un Giordano Bruno con il braccio destro alzato, nel classico gesto dell'oratore, in atto di parlare alla folla e persuadere alla rivolta; tale iconografia poco gradita dalla commissione comunale fu modificata dallo stesso Ferrari che presentò nel 1886, eliminando ogni allusione alla sua rivoluzionaria e profetica predicazione, un "Bruno filosofo", una figura chiusa in sé, incappucciata nel saio, con il libro, custode del suo pensiero, stretto nelle mani e lo sguardo dritto e determinato.Nel "Contratto di Ettore Ferrari per il Monumento a Giordano Bruno" datato 7 marzo 1886 (cfr. Berggren, op. cit. 1991, Appendice III pp.268-269) sono definite puntualmente le varie caratteristiche dell'opera : "
Il monumento si compone di un basamento sormontato dalla statua di Bruno; di tre bassorilievi; di otto medaglioni - ritratti; di un iscrizione di un simbolo ornamentale sul davanti. I soggetti dei bassorilievi e dei medaglioni come la iscrizione saranno dati dal Comitato.
L'altezza del monumento non sarà minore di metri 8 e cm 50. La statua del Bruno non avrà meno di metri 3, ed il piedistallo non sarà minore di metri 5 e cm 50 circa d'altezza
" riservando allo scultore la facoltà di poter fare, al progetto presentato al Comitato, tutte quelle modifiche ritenute necessarie per migliorarlo artisticamente.La collocazione e l'orientamento del monumento furono variamente modificate durante l'intera gestazione dell'opera stessa. Il filosofo infatti fu rappresentato nell'atto di camminare per attraversare la piazza e raggiungere il centro dove era effettivamente avvenuto il martirio. Nel definitivo spostamento il monumento si trovò posizionato proprio nel mezzo di Campo dei Fiori. L'iconografia del filosofo non avrebbe più avuto senso trovandosi nel punto esatto del rogo, ma a poca distanza dall'inaugurazione sia il gesso della statua che quelli dei rilievi, in attesa solamente della fusione, non si sarebbero potuti modificare. Una nuova interpretazione dell'iconografia fu offerta alla statua anche grazie alla sua posizione. Attraverso il prolungamento dell'asse centrale della piazza dove era posto Bruno si trova il Vaticano, quindi il filosofo non puntando più il suo sguardo verso il rogo si rivolgeva direttamente verso il suo oppositore, rafforzando così l'intento anticlericale (cfr. Berggren, Sjöstedt, op. cit. 1996, pp. 177-178).Il modello in gesso fu esposto nello stesso anno dell'inaugurazione nel 1889 all'Exposition Universelle di Parigi; l'iscrizione in basso a destra riporta la data massonica del 2640, le prime due lettere AR si riferiscono all'anno romano, la cui numerazione inizia dalla fondazione di Roma cioè al 753 a.C.. La data massonica si ottiene infatti dalla somma dell'era volgare "1887" e dell'anno della fondazione di Roma "753".L'inaugurazione del Monumento a Giordano Bruno nella piazza Campo dei Fiori a Roma avvenne il 9 giugno 1889, testimoniata dall'epigrafe "IL GIUGNO MDCCCLXXXIX A BRUNO IL SECOLO DA LUI DIVINATO QUI DOVE IL ROGO ARSE", posta sulla base del monumento e dettata dal filosofo Giovanni Bovio.Nel 1999 il gesso è stato restaurato per l'allestimento della sezione del secondo Ottocento della Galleria Nazionale d'Arte Moderna.Esiste inoltre anche un altro "Bozzetto della statua del monumento a Giordano Bruno" (Gesso, h. 40 ca., Coll. privata, Roma. Cfr. La Romania per Ettore Ferrari, cat. mostra a cura di E. Passalalpi Ferrari, Roma, Accademia di Romania, 1994, p. 165). |
altra localizzazione | provenienza: Italia, RM, Roma |
definizione | scultura |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
provvedimenti tutela | DM (L. 1089/1939 art. 5), 15/5/1980 |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: gesso preparatorio, Opera finale/originale:Moumento a Giordano Bruno, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: Roma, Campo dei Fiori, |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Sepe S.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: Sepe S. (2011); |
anno creazione | 2007 |
anno modifica | 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |