Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte STUDI DI PAESE di Markò Karoly padre (1791/ 1860), a Portoferraio

L'opera d'arte STUDI DI PAESE di Markò Karoly padre (1791/ 1860), - codice 09 00532280 di Markò Karoly padre (1791/ 1860), si trova nel comune di Portoferraio nella provincia di Livorno sita in caserma, Centro Culturale De Laugier, Centro culturale De Laugier, salita Napoleone, Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi, deposito (48 B)
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
titoloSTUDI DI PAESE
soggettopaesaggio montano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00532280
localizzazioneItalia, Toscana, LI, Portoferraiosalita Napoleone
contenitorecaserma, Centro Culturale De Laugier, Centro culturale De Laugier, salita Napoleone, Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi, deposito (48 B)
datazionesec. XIX metà; 1840 (ca.) - 1860 (ca.) [analisi stilistica]
autoreMarkò Karoly padre (1791/ 1860),
materia tecnicatela/ pittura a oliotavola
misurealt. 22, largh. 16.3,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Portoferraio
dati analiticiLa tavoletta, con cornice di legno dorata, lavorata sia sul bordo esterno che su quello interno, rappresenta due diversi scorci dello stesso paesaggio, separati dalla cornice che ne fa due quadri distinti. Si tratta in entrambi i casi di casolari di montagna. Nel casolare a destra, ora esaminato, lo scorcio riprende un fianco del casolare unito, tramite un ponte abitato ad un altro di cui si vede il profilo in ombra. Al di sotto di questo elemento architettonico passa la strada. Sul fondo, appena accennato si intravede il paese. Sulla facciata di destra di questo edifico da una finestra aperta sporgono alcune coperte marroni. I colori usati sono i precedenti, ma l'interferenza dell'azzurro è più marcata.Architetture: casolare.
notizie storico-critiche..."Più complessa dovrebbe essere l'analisi dello sviluppo dalla metà deglianni Trenta in poi della pittura di paese, la cui produzione aumenta in progressionegeometrica a dispetto di ogni contrario dogma culturale (...) e con una varietàe pluralità di tendenze che, in via del tutto preliminare, ci azzardiamo a interpretarecome tentativo di rompere, con tattiche differenziate, il monopolio della pitturadi figura; finirà, come sappiamo, col successo della macchia (...) e con lasconfitta delle altre tendenze: la scuola di Staggia, rappresentata dall'unghereseCarlo Markò padre, e la traduzione della pittura romantica svizzera di paesaggioportata a Firenze dal piemontese Camino (...) (S. Pinto, Sfortunata Accademia).L'inventario redatto dal Marini riporta accanto a Carlo Markò la data di nascitadi Carlo Markò padre; tuttavia questi due studi di paese piuttosto che rientrarenel consueto filone di Markò sen., il paesaggio romantico, si inseriscono nellabreva fase sperimentale che fu vissuta anche da lui negli ultimi anni dellasua vita, ma di cui furono protagonisti i figli Carlo e Andrea: gli studi all'ariaaperta, condotti intorno alla località di Staggia da cui prende il nome quellascuola pittorica. E' un primo, serio tentativo, sulla scia del Calame e delPointeau, di ridare al paesaggio una propria dignità linguistica, senza doverricorrere ad un lessico metaforico e sempre ammiccante ad un passato senz'altropiù aulico e altisonante. Nei cataloghi delle esposizioni della società promotricedegli anni compresi tra il 1846 e il 1851 si leggono i nomi degli artisti chesi cimentavano in questo esperimento, molti dei quali presenti nella raccoltaForesi: Lefevre, Leblanc, Morghen e i Markò. Ma mentre del padre si leggonoi titoli che ancora alludono a paesaggi d'invenzione, i due fratelli esponevanovedute dal vero della Verrucola, delle Alpi Apuane e dell'Elba. Questi due studidi paese, eseguiti dal vero negli anni '50 possono, dunque, essere o un'operatarda di Carlo Markò, o - e con molta più probabilità, trattandosi di un paesaggiodi montagna ripreso dal vero - un lavoro di suo figlio Carlo (Budapest 1822/Mosca 1891). I cascinali sono descritti nella loro sobria, scarna architettura.I due panni appoggiati l'uno al balcone e l'altro alla finestra vi aggiungonoil particolare di vita quotidiana che rende ancor più vera e attuale la scenaritratta. La luce è ancora quella 'innaturale' dei paesaggi romantici, ma giàil quadretto di destra, nello squarcio della strada illuminata in basso, rammentale soluzioni adottate dall'Abbati nei molti quadri con interni in ombra chesi aprono su paesaggi rischiarati dalla luce del sole (cfr. Allegato n. 1, 1922/07/04, n. 95; Elenco materiali, 1963, n. 124).
bibliografiaForesi M.( 1914)p. 4; n. 95; Marini E.( 1932)n. 213
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaLivorno
comunePortoferraio
indirizzosalita Napoleone
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Guarraccino M.; Funzionario responsabile: Martinelli R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Isoppi P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine42.816846
longitudine10.331989

oppure puoi cercare...