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Opera d'arte Sulla porta del granaio di Zorn Anders Leonard (Mora (Stoccolma) 1860 / ivi 1920), a Roma

L'opera d'arte Sulla porta del granaio di Zorn Anders Leonard (Mora (Stoccolma) 1860 / ivi 1920), - codice 12 00490943 di Zorn Anders Leonard (Mora (Stoccolma) 1860 / ivi 1920), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario dell' unità d'Italia - Le presenze straniere.
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloSulla porta del granaio
soggettoNudo femminile
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00490943
localizzazioneRM, Romaviale delle Belle Arti n.131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario dell' unità d'Italia - Le presenze straniere.
datazioneXX ; 1910 - 1910 [data]
autoreZorn Anders Leonard (Mora (Stoccolma) 1860 / ivi 1920),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 91, largh. 61.7,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiFigura femminile nuda in piedi, appoggiata alla porta di un granaio dal quale filtra una luce che la illumina.
notizie storico-criticheL'opera appartiene al gruppo di dipinti eseguiti dall'artista dopo il ritorno in Svezia (1896). Il pesaggio, le abitudini degli abitanti sono i temi più ricorrenti in queste opere nelle quali la tecnica impressionista viene ripresa e utilizzata per creare efffetti dinamici e cromatici. Come nel caso di "Sulla porta del granaio", i soggetti rappresentati sono spesso dei nudi di contadine nelle campage o in interni di abitazioni svedesi. Zorn cominciò a dedicarsi a tali soggetti nel 1887, probabilmente impressionato dalla "Grandi Bagnanti" di Renoir esposte a Parigi in quell'anno.I dipinti di Zorn sono caratterizzati dalla resa veloce e luminosa degli sfondi, cui si contrappone l'evidenza plastica, quasi accademica dei corpi derivata dalla sua attività di scultore. Altre sue opere furono esposte con successo alle Biennali Veneziane dell'inizio del secolo, come, ad esempio, "Riflessi" e "Sogni" (presentate alla Biennale del 1905). In questi anni dovevano infatti essere ormai superate le opposizioni moraliste, piuttosto decise alla prime esposizioni, contro la libertà di costumi delle contadine nude di Zorn, se due musei, il Cà Pesaro e il Museo Revoltella, tra i vari generi coltivati dall'artista, ponevano la loro attenzione, proprio sulle nude della regione Delecarlia.
bibliografiaCatalogo della Esposizione Internazionale di Belle( 1911)p.107; De Benedetti( 1911)p.50; Pica( 1915); Piroli( 1917)p. 69; Pica( 1923); Colasanti( 1923)p.224; Fleres( 1932)pp.14, 30; Enciclopedia Italiana( 1937)p.1022; Thieme - Becker( 1947)p.557; Bénézit(
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale delle Belle Arti n.131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Capodieci L.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.
anno creazione1996; 2011
latitudine41.916136
longitudine12.482598

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