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Opera d'arte Tempo piovoso di Coleman Enrico (Roma 1846 - Roma 1911), a Roma

L'opera d'arte Tempo piovoso di Coleman Enrico (Roma 1846 - Roma 1911), - codice 12 00489430 di Coleman Enrico (Roma 1846 - Roma 1911), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloTempo piovoso
soggettopaesaggio
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00489430
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi
datazioneXIX ; 1891 - 1891 [data]
autoreColeman Enrico (Roma 1846 - Roma 1911),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 102, largh. 200,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticipaesaggio con cavalli e butteri in una giornata di pioggia
notizie storico-criticheFiglio di Charles Coleman, il pittore cominciò a frequentare la campagna romana sotto la guida paterna e insieme all'amico Onorato Carlandi, cogliendone soprattutto gli aspetti più selvaggi e desolati. Fondamentale per la poetica dell'artista fu il contatto con Nino Costa, grande estimatore dell'arte del padre. Dopo un esordio alle esposizione dell'Associazione Artistica Internazionale romana nei primi anni Settanta e una deviazione di poetica sulla scia dell'arte di genere e aneddotica all'Esposizione Internazionale di Roma del 1883, scelta aspramente criticata da Costa, Coleman cominciò a dedicarsi ai soggetti per cui è divenuto più famoso, vale a dire scene di butteri e cavalli. A questo momento della sua carriera appartiene l'opera in esame - che all'Esposizione Universale di Parigi del 1900 ottenne una menzione d'onore (De Rosa-Trastulli 1988, p.119) - nel quale sia il soggetto dei cavalli condotti dal buttero (o meglio, dal cavallaro) evocatori del sentimento selvaggio e incontaminato della natura, sia la scelta meteorologica di una giornata uggiosa, concorrono a determinare l'atmosfera melanconica di ripiegamento interiore espresse dal dipinto. Fu quello il momento in cui Coleman cominciava a intendere il paesaggio come ricerca di un luogo primitivo, primordiale, mitologico e abitato da presenze misteriose, non distante dalle investigazioni dei Deutsch-Römer e di Böcklin in particolare, che confluì nel noto dipinto dei Centauri, della stessa Galleria.Il dipinto è molto simile a "La Torma", opera riprodotta da Arnaldo Cervesato nel V capitolo di Latina Tellus (1910, p.123, cfr. Panei 2005), in cui a differire è essenzialmente l'orientamento della scena e il punto di vista opposto, cioè dal buttero verso i cavalli e non viceversa come nel presente dipinto.
bibliografiaBucarelli( 1951)p.25; Mammuccari( 1984)p.54; De Rosa, Trastulli( 1988)pp.118-119, 140, 147; Rolfi( 2003)p. 152; Damigella( 2005)p.21; Panei( 2005)
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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