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bene culturale | scultura, opera isolata |
titolo | Testa di marinaio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00488719 |
localizzazione | RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131 |
datazione | XIX ; 1878 (ca.) - 1878 (ca.) [bibliografia] |
autore | Achille D'Orsi (Napoli 1845 - 1929), |
materia tecnica | bronzo |
misure | alt. 43, largh. 25, prof. 29, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
notizie storico-critiche | Allievo di Tito Angelini al Reale Istituto di belle arti di Napoli, D'Orsi ottiene presto una certa notorietà nella città natale realizzando principalmente bozzetti in terracotta o gesso di piccolo formato rappresentanti soggetti popolari e scene di genere della vita quotidiana. Nel 1872 completa la sua formazione a Roma, grazie al concorso vinto per il pensionato di Belle Arti. E' nel corso degli anni'70 che lo stile dello scultore si indirizza verso il realismo, in sintonia con quanto andavano realizzando in pittura Domenico Morelli e Francesco Paolo Michetti: la sua produzione, finora legata alla scultura romantica e purista e caratterizzata da un modellato levigato e compatto, vira verso superfici scabre e irregolari, che ne accentuano i contrasti di luce ed esaltano le qualità cromatiche delle materie adoperate.Nel 1880 lo scultore s'impone con Proximus tuus, divenendo uno dei più affermati rappresentanti del verismo, e contribuendo con la sua opera alla diffusione della scultura verista in Italia.Uno dei filoni di maggior successo della produzione dello scultore furono i soggetti popolari napoletani: scugnizzi, pescatori e venditori ambulanti realizzati con evidenti richiami, soprattutto formali, alla scultura classico-ellenistica, ammirata dall'artista nel Museo Nazionale della città partenopea. A tale filone appartiene Testa di marinaio, presentata e premiata nel 1878 all'Esposizione di Brera. In quella occasione, per la resa realistica della testa, l'autore fu accusato d'averla "... gettata da una persona viva, non d'averla modellata" (L. Chirtani, Proximus tuus - Statua di Achille D'Orsi in <>, VII (1880), I, p.391). L'opera è caratterizzata da precisi riferimenti che rimandano al carattere propriamente napoletano del personaggio ritratto "incominciando dal piccolo particolare esteriore delle medaglie sacre appese al collo, e ancor meglio per il modellato del volto dove lo sguardo ha un certo cipiglio di bravura plebea che rende caratteristica l'espressione" (S. Vigezzi, 1932, p.130). Inoltre la testa "stroncata inegualmente al collo come se fosse stata staccata da una statua intera, dà l'impressione d'un frammento" (S. Vigezzi, 1932, p.130). |
bibliografia | U. Fleres( 1932)pp.23, 56; S. Vigezzi( 1932)p.130; A. Riccoboni( 1942)p.433; E. Lavagnino( 1961)II, p.699; P. Bucarelli( 1973)p.138; M. S. De Marinis( 1984)pp.107 - 109; M. De Micheli( 1992)p.295; A. Colasantip.84 |
definizione | scultura |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Onnis F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: (2011); |
anno creazione | 1995; 2011 |
anno modifica | 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |