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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Un bacio del sole morente alla pineta odorosa |
soggetto | paesaggio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00827504 |
localizzazione | RM, RomaViale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131, deposito |
datazione | sec. XIX ; 1890 (ca.) - 1890 (ca.) [bibliografia] |
autore | Costa Nino (Roma 1826/ Marina di Pisa, Pisa 1903), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 23, largh. 48, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | Paesaggio serale con pineta in primo piano. |
notizie storico-critiche | Nel 1885 Costa acquistò una villa a Bocca d'Arno, a pochi chilometri da Pisa, dove dipinse numerosi paesaggi investiti di una vena poetica, letteraria e spiritualista che il pittore andava accentuando in quegli anni, anche grazie ai soggiorni in Umbria a contatto con i luoghi francescani che il pittore andava riscoprendo con gli amici inglesi e italiani della "Scuola Etrusca". Dipinti come "Frate Francesco e Frate Sole" (Castle Howard), "Il sospiro della sera", "Il risveglio della Natura" (Londra, National Gallery, distrutto), si legano infatti a stretto giro con quello in esame; sono paesaggi nei quali Costa infonde quei sentimenti di poeticità profonda, solennità, silenzio e senso della grandezza della natura che egli sente profondamente. L'opera, proprio perché in rapporto a quelle sopra elencati, è databile al 1890 ed è frutto della progressiva trasformazione idealizzante e lirica del motivo naturale, rielaborato con quella tecnica a velature che il pittore aveva mutuato dagli antichi per ottenere una molteplicità di effetti di colore e di luce, permettendo una trasfigurazione del vero che era compiuta da Costa proprio negli anni in cui era ritenuto dagli artisti più giovani precursore e interprete di una visione simbolista del paesaggio e, del resto, non è un caso che la Agresti abbia definito questo dipinto "a poetry in colours" secondo il parallelismo tra poesia e pittura caro alle poetiche simboliste di derivazione anglosassone e preraffaellita.Il dipinto fu esposto alla III Biennale di Venezia dove Costa esponeva in gruppo con In Arte Libertas, che ebbe, in quell'occasione, una sala dedicata. |
bibliografia | Paoletti( 1898-99)p. 546; Angeli( 1901)p. 14; Rossetti Agresti( 1903)p.244; Rossetti Agresti( 1904)p. 232; Somarè( 1928)pp.79, 81; Oppo( 1938)p.216; Borgiotti( 1961)p. 39; Martinelli( 1963)p. 62; Piantoni( 1988)p.73; Marabottini( 1990)p. 34; Frezzotti( 20 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Osti Guerrazzi A. M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M .; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, s. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |