dati analitici | Sul fondo di una distesa di acqua di mare dai colori cupi è posto un villaggio formato da case, le une addossate alle altre, intonacate in toni chiari, fortemente stilizzate, e ridotte a parallelepipedi le cui superifici sono rotte da macchie rettangolari scure che costituiscono le finestre. Davanti ad esse, al centro della composizione, una barca a remi colorata a fasce, priva di ogni elemento. Sullo sfondo, in toni di bruno, una tozza altura con poca vegetazione, formata da alte balze. La composizione è resa con vigorose e materiche pennellate. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare con vetro. Tipologia a cassetta formata, per le fasce interna ed esterna da semplici listelli di legno e per la fascia centrale da rivestimento in tela grezza di color marrone. Il vetro è trattenuto da graffette metalliche. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione.Soggetti profani. Vedute: Varigotti: marina. Costruzioni: case. Mezzi di trasporto: barca. |
notizie storico-critiche | Diversamente da altri dipinti pressoché coevi all'esemplare in esame, acquisiti, secondo una politica di promozione degli artisti locali intrapresa dalla Provincia di Torino a partire dal quarto decennio del Novecento, alle esposizioni torinesi, non è stato possibile appurare, attraverso la ricerca archivistica, con quali modalità sia pervenuta alle raccolte dell'Ente. Vellan (Torino, 1889-1976) fu artista prevalentemente dedito al paesaggio e protagonista, apprezzato dalla critica, delle principali grandi manifestazioni artistiche della prima metà del Novecento, dalle Biennali di Venezia alle quadriennali romane. Noto per la vena brillante di buon caricaturista, illustratore di libri e di cronista del suo tempo, di preferenza rappresentò la campagna calusiese, scorci di vita della capitale e scorci valdostani, ma non mancano nella sua produzione anche marine liguri, rese con larghe pennellate, colori vivaci ed una composizione essenziale, come nel caso in esame. Formatosi all'Accademia Albertina di Torino, fu instancabile viaggiatore che, proprio negli anni trenta, ripetutamente lavorò anche in Bulgaria e a Rodi e proprio in Turchia, dedicandosi maggiormente alla rappresentazione di paesaggi mediterranei. Per un breve profilo del pittore, P. Tosel, Una simpatica figura di artista. Il pittore Felice Vellan, in "Torino. Rivista mensile della Città e del Piemonte", n. 8 agosto, 1953, Torino, pp. 3-6; A. Mistrangelo, Felice Vellan, in "Piemonte Vivo", n. 6, dicembre, Torino, 1986, pp. 43-46; A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, vol. IV, Milano, 1962, p. 2009; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 419. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto. |