Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Venditrice di pollame e selvaggina di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), a Caserta

L'opera d'arte Venditrice di pollame e selvaggina di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), - codice 15 00052068 di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), si trova nel comune di Caserta, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, Reggia di Caserta, NR (recupero pregresso), Museo della Reggia di Caserta, Appartamento Storico
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, serie
titoloVenditrice di pollame e selvaggina
soggettoScena di genere
tipo schedaOA_3.00
codice univoco15 00052068
localizzazioneItalia, Campania, CE, CasertaNR (recupero pregresso)
contenitorereggia, Reggia di Caserta, NR (recupero pregresso), Museo della Reggia di Caserta, Appartamento Storico
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 - 1799 [analisi stilistica]
autoreCipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 173, largh. 231,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiUna anziana venditrice con curiosi occhiali sistema polli e tacchini su un rudimentale bancone. Si tratta di una ricca carrellata delle diverse specie di pollame e selvaggina, raffigurate con adesione al vero. Nello sfondopaesistico sulla sinistra si scorge una rupe scura. Colpisce la verità fisiognomica con cui è reso il volto della donna, una allegoria della condizione umana della povera venditrice.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheGiacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini, austriaco di nascita ma lombardo di adozione, è considerato oggi tra i principali continuatori, tra fine Seicento e prima metà del Settecento, di quella pittura a tema popolaresco di tradizione nordica che ebbe il suo principale esponente in Bernardo Keilhau, detto Monsù Bernardo. Nei suoi dipinti offre una moltitudine di personaggi semplici che, seppur indagati con verità fisiognomica, risultano genuini interpreti di una quotidianità dimessa, ma non banale, costituendo spesso vere allegorie della vita e del destino umano. Considerato tra le fonti di ispirazione di Giacomo Ceruti, la sua opera svolse un proprio ruolo nella trasformazione della pittura di genere popolare a Napoli sul finire del Seicento in autori come Giuseppe Bonito, Francesco Maria Rossi, Filippo Falciatore. La serie a Capodimonte nel 1791 e poi a Carditello nell'Ottocento, potrebbe provenire dalla collezione Farnese, unica relazione storicamente accettabile tra Cipper e il collezionismo napoletano del Settecento.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Campania, CE, San Tammaro; luogo di provenienza: Campania, NA, Napoli
bibliografiaProni M. S.( 1994); AA.VV.( 1997)pp.183, 185; Middione R.( 1987); Heimburger M.( 1988)p. 249; Causa R.( 1982)p. 147
definizionedipinto
regioneCampania
provinciaCaserta
comuneCaserta
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS81
ente competenteS81
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Terreri Paola; Funzionario responsabile: Romano A.M.; Trascrizione per informatizzazione: Izzo M. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2007
latitudine41.087495
longitudine14.357390

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Caserta
  • opere d'arte nella provincia di Caserta
  • opere d'arte nella regione Campania