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bene culturale | statua, Minerva d'Arezzo |
soggetto | Minerva armata |
tipo scheda | RA_2.00 |
codice univoco | 09 00512597 |
localizzazione | FI, Firenze, Firenzevia della Colonna, 38 |
contenitore | museo, statale, Museo Archeologico Nazionale, Palazzo della Crocetta, via della Colonna, 38, Museo Archeologico, primo piano, sala XIV. |
datazione | Ellenismo inizio; 280 a.C. - 270 a.C. [bibliografia] |
ambito culturale | produzione etrusca(bibliografia) |
materia tecnica | bronzo/ fusione cava a cera persa |
misure | m. |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza Archeologica della Toscana |
dati analitici | Statua femminile a tutto tondo con base in stucco dipinto ovaleggiante, su alta base moderna (inv. 69736) in legno, riproducente finto granito, parallelepipeda, inferiormente e superiormente modanata.Minerva con elmo corinzio, chitone, con sul petto egida a squame, composta da due lembi simmetrici congiunti dal gorgoneion, e corto himation, che le lascia scoperti il petto e la spalla destra. Alla sommità dell'elmo serpente a squame. Testa volta a destra, con occhi cavi. Capelli bipartiti sulla fronte e mossi sotto l'elmo, raccolti sulla nuca. Gamba sinistra, flessa al ginocchio, portata di lato. Ai piedi sandali. Braccio sinistro, completamente avvolto nell'himation, piegato al gomito con mano sul fianco. Braccio destro proteso in avanti. |
notizie storico-critiche | La statua, acquisita nelle collezioni medicee nel 1552, è stata connessa ad una serie di copie, riproducenti il tipo noto come Vescovali, dall'omonima collezione, ora all'Ermitage. L'archetipo viene datato tra il 340 e il 330 a.C.. Tuttavia la Minerva d'Arezzo presenta una serie di varianti rispetto al tipo Vescovali. Alla nostra statua fu applicato un braccio destro, in gesso dipinto, piegato al gomito e rivolto verso l'alto, in una postura probabilmente più fedele a quella originale, tra il 1676 (nell' inventario di quest'anno compare senza il braccio destro) e il 1730 ca., dal momento che ne compare dotata nella tavola del Gori. Per Beschi il braccio destro, in base al movimento della spalla, doveva scendere di fianco al torso per protendere l'avambraccio a reggere un attributo che poteva essere o una lancia o una patera. Il Cherici, confrontando antichi documenti e dati di scavo effettuati nella stessa zona negli anni '30, suppone che la Minerva sia stata ritrovata in una domus romana, distrutta da un incendio. Sull'inventario attuale compare il riferimento a una scheda con sigla Br e numero 3, di cui, oltre a non conoscere l'anno di redazione, se ne ignora la collocazione. |
altra localizzazione | provenienza: FI, Firenze, Firenze; provenienza: FI, Firenze, Firenze; provenienza: FI, Firenze, Firenze; reperimento: AR, Arezzo, Arezzo |
bibliografia | Lanzi L.( 1782)p. 41; Inghirami F.( 1821-1826)V. II, pp. 570-571; V. III, pp. 188-189, 409-410*; Dennis G.( 1883)pp. 86-87; Martha J.( 1889)p. 320; Amelung W.( 1897)pp. 256-257, n. 248; Milani L.A.( 1898)pp. 2, 133; Milani L.A.( 1912)pp. 136-137; Minto A |
definizione | statua |
denominazione | Minerva d'Arezzo |
classificazione | Statuaria |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
localita | Firenze |
indirizzo | via della Colonna, 38 |
ente schedatore | S15 |
ente competente | S15 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Zaccagnino C.; Funzionario responsabile: Rastrelli A. |
anno creazione | 1999 |
latitudine | 43.775651 |
longitudine | 11.262946 |