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bene culturale | statua, statua ideale, statua di Dioniso nudo e con nebride |
titolo | Dioniso |
soggetto | statua di Dioniso |
tipo scheda | RA_3.00 |
codice univoco | 20 00194975 |
localizzazione | ITALIA, Sardegna, CA, Cagliari |
contenitore | museo, Museo Archeologico Nazionale di Cagliari |
datazione | II meta'/ fine[analisi stilistica] |
ambito culturale | periodo romano(contesto) |
materia tecnica | marmo bianco |
misure | cm, alt. 162, |
condizione giuridica | proprietà Stato |
dati analitici | Statua nuda di Dioniso stante sulla gamba sinistra e con la destra scartata di lato. Di fianco al piede sinistro c'è il sostegno, su cui si appoggia la parte inferiore del tirso, e al fianco del sostegno c'è una pantera, la cui zampa destra non è stata rifinita. La pantera guarda verso il dio. Dioniso aveva capelli lunghi, ricadenti sulle spalle, dove sono ancora visibili. Il braccio destro scendeva lungo il corpo, che forse sfiorava con un attributo (cantaro, grappolo d'uva), come fa pensare quanto resta di un puntello sulla coscia. La mano sinistra doveva impugnare il tirso, appoggiato al sostegno. Sul corpo indossa una nebride (pelle di cerbiatto), legata sulla spalla destra e dispiegata in modo tale da far ricadere la testa sul fianco destro. La pelle copre anche la schiena. Il retro, meno rifinito, fa pensare alla collocazione in una nicchia.Le statue raffiguranti un giovane Dioniso con i capelli lunghi sono tra le più diffuse. Ispirandosi a modelli ellenistici, gli artisti romani raffiguravano spesso la pantera come sostegno e vestivano il dio con la nebride a fascia; di solito comunque la pelle era allacciata sulla spalla sinistra e non sulla destra, come in questo caso. Per la disposizione della nebride il confronto migliore si riconosce nella statua di Dioniso da Villa Adriana, oggi al Museo Nazionale Romano (inv. 622). Da questa statua il Dioniso cagliaritano si distingue per il ritmo inverso della ponderazione e per la pettinatura, che fa scendere le trecce sulle spalle invece che raccoglierle in una treccia sulla nuca. La pettinatura della statua di viale Trieste doveva invece essere ispirata al cosiddetto "Der angelehnte Dionysos", che di solito però non indossa la nebride. La resa della pelle e l'uso del trapano fanno pensare a una datazione nel pieno II sec. d.C. |
notizie storico-critiche | A. Taramelli, Scoperte di resti di edifici e di sculture di età romana nella regione occidentale della città, in NSc 1905, pp. 41-51 (44-46); A. Taramelli, Guida del Museo Nazionale, 1914, n. 97, pp. 116-117; AM. Colavitti, Cagliari. Forma Urbanistica, Roma 2003, p. 28. Sull'immagine di Dioniso: C. Gasparri, Dionysus/Bacchus, in LIMC III, 1986, pp. 540-566 |
reperimento | Da Cagliari, scavi del 1904 nell'angolo di via Caprera (fondazioni pastificio Buffa): A. Taramelli, Scoperte di resti di edifici e di sculture di età romana nella regione occidentale della città, in NSc 1905, pp. 41-51 (44-46) e AM. Colavitti, Cagliari. F |
bibliografia | Colavitti A.M.( 2002)28 |
definizione | statua, statua ideale |
denominazione | statua di Dioniso nudo e con nebride |
classificazione | SCULTURA/STATUARIA |
regione | Sardegna |
provincia | Cagliari |
comune | Cagliari |
ente schedatore | S09 |
ente competente | S09 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Cadario Matteo; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Usai EmerenzianaUsai Emerenziana |
anno creazione | 2012 |