dati analitici | Ritratto di Nerone. La testa è rivolta a sinistra. La pettinatura, lavorata anche sul retro, differisce poco da quella giovanile del I tipo e si inserisce senza problemi nella tradizione giulio-claudia. La frangia è spartita a metà da un motivo centrale a forcella posto in corrispondenza dell'angolo inferiore dell'occhio destro; le basette sono abbastanza lunghe e arcuate. Quanto alla fisionomia la fronte è bassa, le sopracciglia molto incurvate e leggermente asimmetriche, gli occhi grandi e con l'indicazione delle sacche lacrimali, il naso leggermente aquilino, la bocca è piccola, chiusa e ripassata con il trapano, il mento un po' appuntito. La superficie del marmo è levigata nell'epidermide.Si nota un accenno di occhiaie coerente con la volontà di mostrare una maggiore maturità rispetto alla precedente immagine giovanile di Nerone. Il collo mostra i muscoli in tensione per la torsione della testa verso sinistra.Il ritratto è l'opera eponima del II tipo di Nerone, che fu elaborato dopo l'ascesa al trono nel 54 d.C. e sostituito dal III tipo nel 60 d.C. La frangia differisce però dalle altre repliche perché il motivo a forcella cade sull'angolo inferiore dell'occhio destro e non sul sinistro. La testa era lavorata per essere inserita in una statua, come dimostrato dalla foto pubblicata dal Taramelli nel catalogo del museo nel 1914. |
notizie storico-critiche | Sul ritratto e il tipo ritrattistico:A. Taramelli, Guida del Museo Nazionale di Cagliari, 1914, n. 135; U.W. Hiesinger, The Portraits of Nero, in “AJA”, 79, 1975, pp. 113-124 (114-115); H. Jucker, Julisch-Claudische Kaiser-und Prinzenporträts als “Palimpseste”, in “JDAI”, 96, 1981, pp. 236-316 (287-288); M. Bergmann, P. Zanker, “Damnatio memoriae”. Umgearbeitete Nero- und Domitiansporträts, in “JdI”, 96, 1981, pp. 317-412 (321-322); J. Pollini, Damnatio Memoriae in Stone: Two Portraits of Nero Recut to Vespasian in American Museums, in "AJA", 88 (1984), pp. 547-55 (553-554); K. Fittschen, P: Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen und den anderen kommunalen Sammlungen der Stadt Rom 1. Kaiser- und Prinzenbildnisse (Mainz 1985), I, 17, n. 17; S. Maggi, Il ritratto giovanile di Nerone. Un esempio a Mantova, in "RdA" 1986, pp. 47-51 (47-48); C. Saletti, La scultura di eta romana in Sardegna: ritratti e statue iconiche, in "RdA", 1989, pp. 76-100 (79); H. Born, K. Stemmer, Damnatio memoriae. Das Berliner Nero-Porträt, Mainz am Rhein, 1996 (71-72, 92-93, figs. 20-21); E.R. Varner, Mutilation and Transformation. Damnatio memoriae and Roman Imperial Portrait, Leiden, Boston, 2004, pp. 46-85. p. 69; C. Maderna, Die Bildhauerkunst während der Regierungszeit des Nero (54-68 n. Chr), in P.C. Bol (hrsg.), Die Geschichte der antiken Bildhauerkunst. Plastik der römischen Kaiserzeit bis zum Tode Kaiser Hadrians, Mainz am Rhein 2010, pp. 101-133 (103). Sul contesto: P. Ruggeri, Olbia romana: una città multiculturale. Bollettino di archeologia online, Vol. speciale (A/A4/7), 2010, p. 66-77; A. Taramelli, Terranova Pausania. Teste marmoree di imperatori romani rinvenute nell'area dell'antica Olbia, in «NSc», 1919, pp. 113-120 (119-120). |